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Sole, scorci panoramici mozzafiato  e tanti, proprio tanti, amanti del pedale che hanno voluto cimentarsi selle strade che nemmeno 24 ore prima avevano visto consumarsi la sfida tra Thibaut Pinot e Vincenzo Nibali. Ecco, in estrema sintesi, il sunto della seconda edizione della Gran Fondo Il Lombardia.

La vittoria finale è andata a Paolo Castelnovo, che ha bissato il successo dello scorso anno, facendo la differenza (come era facile immaginare) sulle irte rampe del Muro di Sormano e del Civiglio, sulla cui vetta era posto l’arco del traguardo.

Dopo un’ascesa al Ghisallo abbastanza tranquilla, ai piedi del muro di Sormano in testa c’era Emanuele Motta, davanti a Francesco Figini e Paolo Castelnovo, che partiva con il pettorale numero 1 e i favori del pronostico. Il Muro ha fatto la prima selezione: Castelnovo ha staccato un tempo eccezionale: 9’ 12” (solo 10 secondi in più rispetto al record dei professionisti, fissato da Joaquim Rodriguez sei anni fa). Alle sue spalle, in evidenza, Fabio Cini, poi penalizzato da una foratura in discesa che lo ha escluso dal lotto dei pretendenti alla vittoria.

Alle spalle di Castelnovo, si è formato un quintetto formato da Federico Scotti, Piero Lorenzini, Francesco Figini, Roberto Cesaro e Stefano Bonanomi: saranno i sei protagonisti della giornata.

Prima dell’ascesa finale al Civigilio, Castelnovo si è fatto raggiungere dagli inseguitori e il sestetto ha affrontato compatto l’ultima ascesa. Fin dalle prime rampe Castelnovo, Scotti e Lorenzini hanno preso il largo e la gara si è decisa solo nell’ultimo, durissimo, chilometro (con punte di pendenza al 12%). Castenovo nel finale ha fatto valere la sua esplosività in salita e ha tagliato da solo il traguardo, fissando il cronometro sul tempo di 3h  03’ 15”. Alle sue spalle Scotti, staccato di  14”, e Lorenzini, a 33”.

Se fra gli uomini è stata l’esplosività l’arma vincente del primo classificato, fra le donne Sonia Passuti (già terza lo scorso anno) ha puntato tutto sulla regolarità: non è stata la più veloce sul Muro di Sormano (solo quarto il suo riscontro cronometrico) ma si è mantenuta costantemente in testa, fino al trionfo, in 3h 41’ 45”, staccando di oltre cinque minuti Chiara Turchi (3h 46’ 49”); terza piazza per Anna Cordella (3h 48’ 30”). Merita una citazione Maja Ottesen Thylander, la più veloce nell’ascesa a Sormano (14’ 27”).

L’edizione 2018 della Gran Fondo Il Lombardia prevedeva anche una classifica per quanti hanno optato per la variante che ha evitato loro il Muro di Sormano. In questa speciale graduatoria si è imposto Matteo Valsecchi (3h 12’ 41”), davanti a Lorenzo Sbrana (3h 14’ 21”) e Federico Aicardi (3h 17’ 00”).