Il Colle di Civiglio e San Fermo della Battaglia saranno le ultime due asperità de Il Lombardia 2017
Due salite che, considerate in assoluto, non sono certo proibitive, ma che in questa occasione vedono moltiplicare il proprio coefficiente di difficoltà dal fatto di essere poste dopo oltre cento km di corsa e, soprattutto, perché verranno affrontate da atleti che avranno già nelle gambe le ascese al Ghisallo e, soprattutto, al Muro di Sormano.
La salita del Civiglio è considerata fra le più dure del Comasco: ha una pendenza che non scende mai sotto l’8 e nei tratti più impegnativi supera il 14%. Mai un tratto di pianura o di discesa per rifiatare: solo e sempre pedalare contro la pendenza. Poco più di quattro chilometri, per raggiungere i 613 metri di altitudine, che si concludono con lo scollinamento che immette su una discesa impegnativa quasi quanto la salita. Vincenzo Nibali, due anni fa, piazzò proprio in questi chilometri lo scatto decisivo che gli permise di trionfare solitario a Como in maglia tricolore. Un’azione da grande discesista, quella di Nibali, capace di staccare avversari del calibro di Thibaut Pinot, Alejandro Valverde, Dani Moreno ed Esteban Chaves.
Terminata la discesa del Civiglio, quando mancheranno solo sette chilometri e mezzo al traguardo, ecco l’ultima ascesa di giornata: San Fermo della Battaglia. Anche qui la lunghezza non è proibitiva; sono meno di tre chilometri, ma come nella salita precedente c’è poco da scherzare: si sale al 7,2% di media, con punte del 10. Così come il Civiglio, questa rampa non ha pietà: si sale sempre, con l’unica consolazione che in vetta sarà praticamente finita. Mancheranno solo cinque chilometri, tutti in discesa, prima di tagliare il traguardo.